lonely Brains

intro

Le musiche del cd Lonely Brains edito da Multipromo nascono come sonorizzazione della mostra omonima di Elio Lutri allestita nel 2018 a a Villa Mazzarosa (Capannori) per Lucca Underground Festival.

Gli strumenti utilizzati per comporre la musica sono  viti, bulloni, spirali d’acciaio, elettronica, pianoforte.

 

Il cd comprende:

1. >William Burroughs

2-4: > Towers in towers

5: > Insieme

 

william burroughs

L’omaggio di Lutri e Caselli per una delle personalità artistiche più importanti del ‘900.

La musica riflette lo stato di perenne ricerca, la frenesia dell’artista ma anche del tossicodipendente, dell’anima inquieta: lo Spirito del Male che perseguiterà per sempre Burroughs, i pensieri spiritisti che si insinuano in lui da quando è piccolo (la filastrocca che si sente all’inizio era quella che gli cantava la cuoca irlandese per lanciare la maledizione del verme che acceca), e quelli della società pronta a puntare l’indice.

Tutto è come un serpente infinito: la droga ma anche la scrittura per liberarsi dello Spirito del Male. 

towers in towers

Registrati i suoni elettronici a Berlino, la composizione dedicata a Rodia è articolata in tre movimenti e gli strumenti utilizzati sono l’elettronica, il pianoforte, e gli oggetti utilizzati da Lutri stesso, proprio come le torri di Rodia realizzate con oggetti di vario tipo anziché con materiali tradizionali.

Ascolta i tre movimenti di Towers in Towers: 

Mezzogiorno, Tramonto, Mezzanotte 

 

insieme

È un brano che racchiude e completa il tutto, ispirato dalla galattica opera di Lutri “Echi di eventi lontani”. È una sintesi. È il raggiungimento del cielo al quale puntano le torri di Rodia, allo stato ultraterreno al quale tendono gli artisti. In questo brano ritroviamo tutti gli elementi presenti nei brani precedenti: l’elettronica, il pianoforte, i suoni degli oggetti e quelli registrati dalla Fernsehturm di Berlino; questi ultimi si trasformano nel suono acuto iniziale che accompagna la linea del pianoforte e in quello che entra alla fine come un cupo coro. La forma stessa della Fernsehturm, che evoca quella di un razzo pronto a elevarsi nel cosmo, è stata ispirata dal lancio del primo satellite artificiale sovietico, lo Sputnik. Nel finale la fusione dell’artista con il tutto cosmico è come un orgasmo che dà luce a una nuova vita, a una nuova concezione del tutto.

F.A.Q.

Lorem ipsum dolor sit amet.

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo.

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo.

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo.
Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo.
Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo.