lungo la scia di un'elica

intro

Palazzo Ducale (Lucca) – 5 febbraio-18 settembre 2011

con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica 

Gianmarco Caselli firma la colonna sonora di “Lungo la scia di un’elica, storie di ieri, storie di oggi, di donne e di uomini migranti ”, installazione ideata da Alessandro Sesti che ripercorre la storia dell’emigrazione italiana fino ad arrivare alla realtà dei migranti ai giorni nostri. 

Promossa da Provincia di Lucca e Fondazione Cresci per la storia dell’emigrazione italiana a cura di Alessandro Sesti e Pietro Luigi Biagioni.

01 – Magna mater*
02 – Cretto
03 – Partire
04 – Terza Classe
05 – Ellis island*
06 – Little Italy*
07 – Sacco e Vanzetti 1* 
08 – Sacco e Vanzetti 2*
09 – Sacco e Vanzetti 3*
10 – Paradisi perduti
11 – noialtri

12 – Contemplo*

Gianmarco Caselli, elettronica   
*Fabrizio Datteri, pianoforte

pianoforte Steinway & Sons, della Casa Musicale Pietrasanta di Lucca

Guida all’ascolto

01 – Magna mater – è la musica per la prima stanza della mostra nella quale è ricostruito un tipico ambiente di miseria in cui vivevano gli italiani. Il suono del pianoforte si fonde con quello dell’ambiente, un mondo di altri tempi e ricco, nella sua apparente semplicità, di valori universali. Venerata e disprezzata, è la “Grande Madre”

02 – Cretto –  è la stanza in cui, su una parete della mostra abbiamo la terra arida, che non dà frutti, mentre sull’altra i manifesti che invogliavano gli italiani ad andare in America. La musica è stata realizzata con la voce umana, con fonemi che vengono elaborati in un processo di accumulazione e modificazione dei parametri in tempo reale. Simbolicamente questo brano rappresenta le voci dei demoni, dei nostri avi: sono, come archetipo, le nostre ombre, i nostri conflitti interiori che trattengono dalla realizzazione del “sé”.

03 – Partire – il momento dell’imbarco, del distacco e della partenza: alla malinconia lascia il posto il sogno, la speranza di trovare l’America.

04 – Terza Classe – è la musica per la stanza in cui viene ricostruita la terza classe, l’ambiente claustrofobico in cui venivano a trovarsi i migranti durante il tragitto. I sogni del momento della partenza si scontrano subito con la dura realtà.

05 – Ellis Island – in questa stanza i visitatori si trovano in “gabbie” che ripropongono l’ambiente di Ellis Island in cui i migranti venivano sottoposti agli esami per verificare se erano idonei a entrare negli Stati Uniti.

06 – Little Italy – Finalmente l’America.

07-09 – Sacco e Vanzetti – la mostra propone, in questo momento, un lungo corridoio diviso in due parti. Nella prima parte fotografie, locandine e vignette mettono in luce il razzismo nei confronti degli italiani in America nel primo Novecento. Emblematico il caso di Sacco e Vanzetti. Nella seconda parte invece il visitatore della mostra si imbatte in documenti che mostrano quegli italiani che ce l’hanno fatta e hanno veramente “trovato l’America”. La musica si articola in tre movimenti.

10 – Paradisi perduti – nella mostra il visitatore entra in una stanza con un pannello luminoso sul quale sono visibili immagini-cartolina che invitano i turisti ad andare in luoghi esotici. Avvicinandosi al pannello si può guardare attraverso fori dietro ai quali si vedono altre immagini che ritraggono la miseria reale che si cela nei luoghi ritratti. Musicalmente l’ascoltatore è immerso nei suoni naturali del Lago di Massaciuccoli sul quale, come ne facessero parte, emergono note in rarefazione: il migrante ricorda i suoi luoghi di origine, i suoi “paradisi perduti”.

 11 – noialtri – è un corridoio nel quale per prima cosa vediamo “noi” riflessi in uno specchio. Successivamente entriamo in un corridoio con strisce che pendono dal soffitto sulle quali vediamo i volti dei migranti di oggi in Italia, gli altri. La musica è costruita con i ritmi e i “rumori” dei giorni nostri: ai suoni della natura, degli uccelli, dei passi sulle foglie secche, si sostituiscono percussioni ossessive, treni, radio, voci non più facilmente distinguibili.

12 – Contemplo – è la stanza finale della mostra, dedicata a fotografie, vignette, dati e video sui migranti oggi in Italia. Contemplo è un brano-sintesi: colui che ha compiuto il percorso può adesso serenamente contemplare il viaggio della propria vita, il viaggio anche interiore alla scoperta della Verità, con lo sguardo folle di un vecchio saggio.

F.A.Q.

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